Cammini d'Italia: nasce Il cammino delle acque e del mare
Un caffè al bar in una mattinata piovosa a Pisa può portare nuovi frutti e nuove conoscenze: è così che nella città dei lumi abbiamo avuto il piacere di conoscere Mario Lupi, esperto nella valorizzazione dei piccoli borghi toscani e della riscoperta delle tradizioni.
Mario, presidente dell’Associazione ‘’Costiera di Calafuria’’ ci ha spiegato un nuovo progetto, volto alla valorizzazione di Livorno nel ruolo di crocevia delle infrastrutture leggere, terrestri e marittime, in un'ottica sostenibile ed internazionale.
Il progetto parte tutto da Livorno, che, rispetto alle altre città di rilievo in Toscana, non è una città medievale e non ha una storia che colpisce subito l'occhio dei turisti. Mario, vede nel progetto una grande opportunità per la sua città: diventare un fulcro, un centro, per creare un rete riconosciuta e certificata dall’Unione Europea, con la quale creare collaborazioni e riscoprire itinerari culturali esistenti che promuovano sia iniziative territoriali sia iniziative volte a un eco-turismo su più campi.
Per coinvolgere Livorno, il Mario Lupi ha preso l’idea dalla via Francigena, che collega Canterbury a Roma fino a Gerusalemme, ed è la forma principale di ‘’esempio italiano’’, di slow-tourism che valorizza a pieno le comunità locali, gli usi, i costumi dei piccoli borghi a livello internazionale, riconosciuta come Itinerario Culturale dal Consiglio d'Europa, testimoniando l'importanza storica e culturale di questo tracciato.
Con un'idea simile, scavando nella storia e collaborando con varie associazioni alla Biennale del Mare, Mario ha riscoperto un cammino molto particolare trovato grazie all’esistenza di un libro e delle tavole dipinte.
Questo libro scritto in lingua spagnola da Paolo Caucci, parla di un viaggio effettuato da Cosimo III° De’ Medici, signore di Firenze, nell’anno 1668.
L’allora Granduca di Toscana, per sfuggire a una crisi matrimoniale con la moglie Margherita, scelse di fare un viaggio diplomatico per la Spagna per incontrare il re Carlo II e andare in pellegrinaggio a Santiago de Compostela.
Dopo aver reso omaggio alla Madonna in Duomo, il principe partì da Firenze in carrozza, accompagnato dal letterato Lorenzo Magalotti, il quale scriverà un dettagliato diario di viaggio, e da Pier Maria Baldi, pittore rinomato dell'epoca, che immortalerà su tavole le numerose tappe del viaggio.
‘’Il viaggio del principe’’, come si intitola il libro di Caucci, dopo una tappa a San Romano, arrivava in serata a Livorno, antico porto toscano, dal quale, a bordo di una Galera, il Signore fiorentino salpò lasciando Livorno.
Mosso da uno spirito avventuriero approdò a Portofino, Vado Ligure, Monaco, il Golfo di Marsiglia fino a poi arrivare a Barcellona. Dalla città spagnola, sempre a cavallo, visitò numerosi conventi fino ad arrivare a Santiago de Compostela sede finale del cammino di Santiago e luogo di sepoltura di san Giacomo. Da lì il viaggio di ritorno prende un’altra strada completando un cerchio che si conclude nella sua città di partenza: Firenze.
Nasce così un nuovo cammino, sulle tracce del ‘’Viaggio del Principe’’. Al centro troviamo Livorno, crocevia di itinerari culturali, storici, terrestri e marittimi. Livorno diventa il punto di incontro tra la terra e il mare, il saluto alla terraferma e il biglietto di andata verso la via del mare.
L'obiettivo finale è quello di rappresentare il viaggio in chiave moderna coinvolgendo le persone a più forme di eco turismo: cicloturismo, turismo equestre, camminata e turismo marittimo. Da qui nasce il logo, il simbolo de ‘’IL CAMMINO DELLE ACQUE E DEL MARE’’: delle acque perché è un viaggio che segue sempre il corso delle acque dolci fino ad arrivare al mare, i cavalli per lo spostamento via terra, il vascello, per spostarsi via mare e la divinità, lo spirito guida di ogni grande impresa a cui sempre si può fare riferimento.
Al caso non viene affidato niente: il viaggio stesso è in grado di coinvolgere tutte le forme di movimento locali, smuovendo tradizioni antiche e riassaporando la nostra terra in una chiave avventurosa e ricca di nuovi itinerari tutti da scoprire.
Condivisione, scambio e pace sono i punti chiave che completano il tridente del CAMMINO DELLE ACQUE E DEL MARE.