GRAZIE IMMENSO CAMPIONE
E’ proprio lui ? Certo che è lui, il bimbo che all’inizio degli anni 2000 avevamo intravisto nelle prime, benemerite, corse dei pony a Capannelle , idea sviluppata da Enzo Mei. Un paio di corse e non ci siamo accorti, ma le aveva vinte però, duellando con il figlio di Giorgio Guglielmi. Dalla terza in poi abbiamo buttato l’occhio, ancora distratto, mentre lui vinceva e vinceva.
Chi è poi questo bimbo ? –“ E’ il fratello di Mirco” ci rispondevano gli informati. Ah però… scattava la curiosità. Eh ma Mirco è un’altra cosa… la prima frase imbecille che ci veniva in mente. Come se si potesse paragonare un bimbo di circa dieci anni ad un fantino che era il crack jockey italiano. Che stupidi eravamo. Vinci oggi e vinci domani, prezioso retroterra frequentando maneggi e concorsi, se sei il fratellino di Mirco sei anche obbligato almeno a fare un tentativo in qualche scuderia.
Meraviglia assoluta, un dono della provvidenza per il nostro Turf e per la gioia di chi è autenticamente appassionato e sa cogliere una finezza , un gesto mirabile, una scelta tattica geniale. Cristian è cosi diventato Cristian e basta. Un CAMPIONE tutto maiuscolo. Quindi allora è proprio lui quello che ha appena vinto la cravache d’or ? Certo che è lui, è proprio il bimbo che abbiamo avuto la fortuna di poter ammirare da sempre, lo abbiamo visto nascere ippicamente, eravamo lì.
Parliamoci chiaro. La Cravache d’or, per carità, è un traguardo di prestigio assoluto, tu iscrivi il tuo nome e per sempre in un albo d’oro che è espressione di un dominio durato una intera stagione , un anno insomma. D’accordo , fa enorme piacere, ma Cristian era già da dieci anni abbondanti Cristian e lo sarà ancora per tanto tempo. Con o senza Cravache d’Or, che è benvenuta e completa un palmares strepitoso ed ancora in fieri.
Non scherziamo : da noi Derby a volontà, Milano, Jockey Club e tutto il resto possibile ma ciò che è gigantesco , forse non ce ne rendiamo bene conto, è tutto quello che ha saputo fare quando ha lasciato il nostro turf per sfidare il mondo, meraviglioso mercuriano. Capace di mettersi in gioco ripartendo dal via , come a monopoli. Una strada tutta in salita da affrontare da solo. E’ questa la grandezza di Cristian cosi come degli altri , fantini , trainer, operatori in genere, che hanno saputo osare , sfidare il mondo per affermare la bontà del nostro patrimonio e retroterra di Cultura.
Cristian è Ambasciatore della Cultura ippica italiana . Ci rende sommamente fieri, tutti , proprio tutti e chi non lo è … “peste lo colga” come urlava Neri Chiaramantesi, alias Amedeo Nazzari nella Cena delle Beffe. La Cravache D’Or è il culmine mediatico di una sublime carriera, per noi una gioia assoluta come le sue vittorie . Beh quelle ci sono ancora più care . Ah che magie , che classe, che senso del traguardo… due volte l’Arco, tre il derby di Francia, due volte ciascuna le due Poule, tre Paris che poi ha pur sempre il nome della corsa di Nearco, il nostro Nearco, il vero capolavoro del Mago, non ci stancheremo mai di ripeterlo fino alla noia. Poi ancora Diane , Ganay, St Alary, Romanet, i trionfi in Giappone e in Dubai. Fino alla ultima finezza con Arrow Eagle per il suo Jean Claude , demiurgo e mentore. Un Royal Oak pennellato centellinando il suo allievo , ben nascosto prima di esplodere nel finale. Eh già, il senso del traguardo… proprio come ad inizio secolo con i deliziosi pony. Il dono divino della classe. Le cifre della cravache d’or, anche se tolgono poesia : ha montato 770 cavalli in 1414 corse . Ne ha vinte 217 ( 22 in più di Guyon) , si è piazzato 717 volte, basta cosi.
Caro Cristian non puoi immaginare che gioia e che felicità ci hai sempre trasmesso , soprattutto adesso con questo traguardo che è coronamento sublime , si ma solo una tappa, hai voglia ancora a vincere.
Siamo senza parole , anzi ne abbiamo solo tre : GRAZIE DI CUORE























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