Tartufi e vino: viaggio in carrozza nelle Langhe
Ottobre è il mese per eccellenza per viaggi in campagna: travolti dal colore del foliage, ebbri non solo di odori e vedute ma anche di vino e specialità della cucina del luogo.
Tempo di turismo “verde”, di camminate e di percorsi a cavallo.
Una visita al territorio delle Langhe in carrozza: quale migliore mezzo per godersi i panorami delle colline immerse nella bruma del mattino e nel sole del pomeriggio, tra i filari delle uve tutti regolari, soffermandosi nei piu’ caratteristici paesi del territorio di Barolo, culla dell’uvaggio tipico che produce il vino dallo stesso nome, tra piccole degustazioni di vari tipi come il Barbaresco, il Nebbiolo, il Dolcetto d’Alba, accompagnati da delicatezze al tartufo, da tartare di Piemontese, da tajarini al ragù?
Una giornata in carrozza permette a tutti l’emozione del cavallo, della musica degli zoccoli sul terreno, specie se in pariglia, elogio della lentezza secondo il sentire degli antichi, culla del buon discorrere tra passeggeri, diletto nel sedersi a cassetta e conversare con il driver, tutti con cappello come da tradizione.
Un turismo per tutti e alla portata di tutti, ancora non diffuso ma in via di espansione grazie anche a nuove forme di sviluppo del territorio agricolo che tengono conto della potenzialità di tale modo di viaggiare.Sapore di altri tempi che tiene lontano il desiderio del cellulare se non per fotografare, saluti dei passanti e gentilezza nell’accoglienza nei paesi.
Tutto ciò con le carrozze di Adamo Martin e del suo circolo ippico Equi Maresco di Savigliano di Cuneo che da La Morra, vicino Alba, ha tracciato un percorso turistico toccando Barolo, Novello, Monforte e i loro castelli nonché l’Università del Gusto di Pollenzo.
Ogni fermata, una carezza ai bravissimi cavalli e un assaggio di tartufo e vino.
Cavalli e Cucina. C’è da scriverci un libro.