Salto ostacoli - Agosto, sella italiano non ti conosco
E’ bastato uno scivolone, quello di Casal Dorato e Paini a La Coruna nei Campionati Europei, per rimettere l’allevamento nazionale dietro la lavagna. I comunicati del MASAF di Via XX Settembre si sbracciano a raccontare di incontri costruttivi con le sigle allevatoriali, ma a Viale Tiziano ascoltano altri canali e l’attore principale della nostra equitazione rimane invariabilmente il cavallo straniero.
Quello che alla lunga, con i prezzi sopra le righe che sparano certi istuttori-commercianti, strozzano persino gli ippobabbi più propensi ad assecondare la passione dei loro figli.
A rappresentare i colori azzurri dal 3 al 7 settembre ad Avenches in Svizzera, nella finale del circuito delle Coppe delle Nazioni della European Equestrian Federation - tutto sommato non davvero un appuntamento da prima pagina - su cinque binomi ci sarà un unico sella italiano, l’atletico baio Je Suis Godot d'Acheronte con l’appuntato scelto dell’Arma Bruno Chimirri. Sempre che poi scenda in campo.
Come puntualmente riporta Luca Paparelli su “Cavalli d’Italia”, Casal Dorato (un figlio di Casalito, allevato da Norina Santoni) con a bordo il suo proprietario Paolo Paini è tornato alla grande nel Concorso Nazionale 5 Stelle di San Giovanni Marignano, terzo ma con due percorsi netti, in un entusiasmante lotto di cavalli italiani: a vincere è stato Ultos (Cloud Z e Cook du Midour AA; allevatore Giovanni Maria Del Rio) in sella Francesco Correddu Correddu, secondo posto per Melvina (Elvis Ter Putte e Colman; allevatore Lester Rose di Suter Barbara Cecilia) con Ulrich Kirchhoff e quarto per Bluegiù (Benitus di Vallerano x Mr. Blue; allevatore Davide Timperi) agli ordini di Stefano Falzini.